Il cinema negli anni è cambiato molto, ci sono molte sale dove andare a vedere un film che si aspetta da tanto, e si fanno le cose quasi in automatico: biglietto, pop corn, ci si accomoda e via, inizia il film. Per me è una sorta di magia, un momento di svago e relax. Mi ricordo che da piccola le occasioni per andare al cinema erano decisamente più limitate di adesso, e la vivevo come una festa.
Ora ci sono tantissimi cartoni e film adatti a bambini e ragazzi, che vengono bombardati di pubblicità sui canali televisivi a loro dedicati.
Cinema e autismo però è una coppia che non va d’accordo, e ora vi spiego come mai.
Cosa vuol dire andare al cinema?
Se ci pensate bene si è in una stanza buia, piena di gente, con un volume altissimo, dove provi delle forti emozioni e si deve stare fermi. Praticamente l’ABC della torture per le persone autistiche. O no? È esattamente il riassunto di tutto quello che mette a disagio un bambino con autismo, e questo si può tradurre in un bel problema. Pensate che ci sono molti bambini e ragazzi che non possono andare al cinema. E non possono perché per tutti i motivi che vi ho elencato prima non riescono ad entrarci o a stare per più di 5 minuti.
La nostra prima volta al cinema
Sentivo tutti i nostri amici con bambini della stessa età di Marco che andavano regolarmente al cinema ed era un bel modo per passare la domenica pomeriggio soprattutto in inverno. Stare tutti insieme, magari mangiando una pizza alla sera. Per noi era impensabile. Primo perché Marco non riusciva a stare seduto per un’ora e mezza a guardare un cartone, nemmeno a casa. E poi tutta quella gente, il volume alto… insomma abbiamo rimandato per più tempo possibile finchè non ci siamo sentiti pronti a provare. Siamo andati a vedere “Alla ricerca di Dory” e incredibilmente il cartone parlava di disabilità. Insomma, Dory non era semplicemente svampita, aveva un problema ed il suo motto è
c’è sempre un modo
Mi sono commossa, il film mi ha toccato delle corde che tengo ben nascoste ai più.
Soprattutto è andata alla grande! Marco è stato super bravo ed ha guardato il film molto interessato. Verso la fine era stufo (il film è molto lungo) e mi è stato in braccio fino alla fine. Ci ha sorpresi, abbiamo capito che si poteva fare ed avevamo infranto un nostro tabù. Siamo tornati altre volte anche con Alessio, che adora andare al cinema e fa commenti molto divertenti che fanno ridere tutta la sala!
Ma mi rendo conto che siamo davvero fortunati a poterci permettere di andare al cinema con Marco, non è una cosa scontata. Purtroppo non è così facile. Io sogno un mondo per tutti, un posto che dia la possibilità di andare tutti insieme al cinema in tranquillità e passare del tempo in famiglia divertendosi. Chiedo troppo? No, non credo!
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Non avevo dubbi che Marco sarebbe stato bravissimo. E’ un bimbo speciale, dolcissimo e molto ben educato. E i suoi genitori sono semplicemente FANTASTICI!
Francesca, che parole stupende, grazie! Cerchiamo sempre di vivere il più normalmente possibile ma tutto questo è possibile grazie a Marco, che è davvero un bambino stupendo!
Cara Barbara, forse potrà sembrarti assurdo, ma questa “special guest” come la chiamate voi, in un certo senso mi sta diventando simpatica. Forse, attraverso i vostro occhi fa un po’ meno paura. E questo vi rende davvero speciali. Vi seguo, perchè ora sono curiosa matta e voglio saperne di più…a presto!
Grazie Simona! Cosa vuoi, secondo me se una cosa la conosci piano piano fa sempre meno paura. Ed è per questo che abbiamo iniziato il nostro progetto!