Foliage in Slovenia alle Gole di Tolmin

Il termine foliage l’ho imparato la scorsa settimana, ed ho scoperto che in questo periodo va alla grande. Ma che cos’è? È semplicemente l’autunno e i suoi colori. Ed ho anche scoperto che esiste il turismo del foliage, ovvero andare ad ammirare questo fenomeno in giro per il mondo. Forse io l’ho sempre sottovalutato perché sono cresciuta in un posto dove il foliage si chiama foiarola ed è stupendo, o forse perché prima ero semplicemente giovane. Ora lo apprezzo. Noi siamo stati a fare una gita alle Gole di Tolmin, in Slovenia, ed abbiamo ammirato un meraviglioso panorama autunnale.

Dove sono le Gole di Tolmin

Indovinate un po’? Ancora in Slovenia, a circa 45 minuti dal confine di Gorizia. Sono dalle parti di Caporetto, dove potete vedere anche le cascate Kozjac o visitare l’Ospedale Partigiano Franja… et voilà vi ho confezionato la gita!
Si trovano all’interno del Parco Nazionale Triglav, l’unico in Slovenia. Il sentiero che percorre le Gole di Tolmin (che sono anche il punto più basso del Parco) è stato letteralmente scavato una cinquantina di anni fa.
Per informazioni più dettagliate visitate i loro siti, Parco Nazionale Triglav e Infoturismo Tolmin.

Parcheggio e biglietti

Il parcheggio è abbastanza scarso. Noi ci siamo stati per il primo novembre, fuori stagione insomma, e non abbiamo trovato un posto dove mettere la macchina, ci siamo dovuti inventare un parcheggio.
Per visitare le Gole di Tolmin si paga un biglietto d’ingresso, che serve a mantenere in ordine ed in sicurezza in Parco Nazionale Triglav. Gli adulti pagano 5 €, i bambini dai 7 anni 3,5 €, i disabili entrano gratis.

Itinerario e durata

Al momento del pagamento del biglietto vi verrà data anche una cartina delle Gole di Tolmin con il percorso e le spiegazioni. La signora mi ha spiegato bene il percorso, con tutte le cose da vedere e, dato che eravamo con i bambini, mi ha consigliato di fare il percorso inverso rispetto a quello consigliato, ovvero proseguire per la strada asfaltata. Credo che sia stato un ottimo consiglio. Ma veniamo alla gita. Come consigliatoci abbiamo proseguito per la strada asfaltata. N.B. E’ una strada vera e propria, percorsa da automobilisti sprezzanti del pericolo e che se ne fregano dei turisti quindi: attenzione!

Ponte del diavolo

Vista dal Ponte del Diavolo

È chiamato così, come molti ponti in Slovenia, non perché abbia a che fare con il diavolo o perché sia particolarmente cattivo, ma perché è costruito su una gola stretta.

Grotta di Dante

Narra la leggenda che il poeta Dante Alighieri vi fece visita dietro invito del patriarca Pagano della Torre all’inizio del XIV secolo. Ne fu talmente colpito che ne trasse ispirazione per scrivere l’ambientazione dell’Inferno. Se anche voi volete essere ispirati come Dante e visitare la grotta (che si sviluppa per più di un chilometro) allora dovete organizzare una visita con una guida speleologica e munirvi di attrezzatura adeguata. Non è una passeggiata di salute insomma, non per niente camminerete all’inferno!

Testa dell’Orso

Proseguiamo la nostra gita e torniamo indietro un pochino prima di scendere lungo il sentiero che ci porterà, girando a sinistra, alla testa dell’orso. Che altro non è che un ponte naturale, una grande roccia con le sembianze di una testa di orso, incastrata tra due le due pareti del canyon. Alle sue spalle si possono vedere anche le cascate che fanno dei grandi e spettacolari salti.

Ponte tibetano

Tornando sui nostri passi e poi proseguendo giù verso il torrente ci si imbatte in un piccolo ponte tibetano, che non porta da nessuna parte, ma è divertente percorrerlo e scattare qualche foto! Marco e Alessio andavano su e giù e saltavano… con me sopra. Risultato: mi tremavano le gambe per i successivi 10 minuti!

Sorgente termale

Che la Slovenia sia ricchissima di fonti termali ormai lo abbiamo appurato [ti può interessare: Terme a Portorose con i bambini, Terme di Catez, Come organizzarsi alle terme in Slovenia con i bambini]. Trovarne una nel bel mezzo di un torrente fa alquanto strano. Proseguendo lungo il sentiero e dirigendovi esattamente sotto il Ponte del Diavolo, troverete una grotta (ora inaccessibile) da cui sgorga una fonte termale che si riesce a vedere solo se il livello dell’acqua della Tolminska è basso.

Confluenza dei 2 torrenti

Tornate indietro (non avete scelta!) e fermatevi sul ponticello ad ammirare il paesaggio: favoloso vero? Ora, se volete ammirare il punto dove confluiscono i torrenti Tolminska e Zadlascica vi basterà sedervi sulle quattro sedie che hanno posizionato in un punto strategicamente panoramico. E guardatevi intorno in silenzio, ne vale la pena.
Ora, una volta che vi sarete riempiti gli occhi di bellezza, potrete proseguire lungo il sentiero ed in poco più di cinque minuti sarete di nuovo al punto di partenza.

Foliage

Che dire, i colori da queste parti sono davvero strepitosi. Le foglie degli alberi si incendiano e contrastano con il turchese intenso delle acque dei torrenti, creando un gioco di colori davvero unico. Non saprei come descrivere quello che abbiamo visto, è un paesaggio stupendo che neanche le foto riescono a catturare in tutte le sue sfumature! Bellissimo, da vedere!

Dove mangiare

Non ci sono molti posti dove mangiare nei dintorni e credo che in alta stagione siano pienissimi di gente. Noi ci siamo fermati alla trattoria che si trova circa 1 km prima del parco, sulla sinistra. Mangiato bene, niente da dire, buono ed abbondante. Poi c’è un posto proprio nel parcheggio delle gole di Tolmin ma non so proprio come sia.

Consigli autism – friendly

Il percorso è semplice, per carità, ma è abbastanza ripido e non sempre protetto. È facile scivolare, quindi valutate bene prima di avventurarvi, ma questo vale un po’ per tutti!

 

Informazioni su unafamigliablu

Donna, moglie e mamma piena di (non sempre) brillanti idee che propongo con entusiasmo a tutta la famiglia. Testarda, caparbia e inguaribile ottimista, credo davvero che ci sia sempre un lato positivo in tutto quello che ci succede e cerco sempre di trasformare le difficoltà in opportunità di crescita.
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2 commenti

  1. Non lo conoscevo, che colori! L’autunno e’ proprio un bel mese per visitarlo!

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