Leolandia per bambini con autismo, un parco a misura di disabile

Da quando l’anno scorso Marco ha iniziato a subire l’effetto della pubblicità in TV, non c’è stato giorno che non ci chiedesse di andare a Leolandia, il mitico parco divertimenti vicino Bergamo. La nostra paura però era che non se la godesse appieno, che ci fosse troppa gente per lui, troppe file… insomma, tutte quelle situazioni che solitamente evitiamo come la peste. Ma da quest’anno anche Alessio lo desiderava e allora abbiamo deciso di portarli, non senza timore.

Abbiamo scoperto che Leolandia per bambini con autismo è super adatta, sono attrezzati e per noi è stata un’ esperienza fantastica. E ve la raccontiamo molto volentieri. L’abbiamo inserita nel nostro on the road tra Lago di Garda e Parco Sigurtà.

Leolandia per bambini con autismo: come pianificare la vacanza

Vi consigliamo vivamente di prevedere di starci 2 giorni, un giorno è davvero troppo poco, si possono fare le cose con calma, che con i bambini non guasta mai.

Noi abbiamo dormito all’Hotel Cambiago, a pochi chilometri da Leolandia e subito fuori dal casello autostradale. Posizione strategica, camere comode (noi avevamo quella family con angolo cottura) e colazione ottima ed abbondante.

Va detto che Leolandia ha una grande attenzione per i suoi ospiti speciali, per tutti i bambini e ragazzi con disabilità. Per loro il biglietto è gratuito e l’accompagnatore paga una tariffa ridotta. Il biglietto non si può prendere online (per il resto della famiglia si ovviamente e vi consiglio di farlo per tempo) ma bisogna recarsi in biglietteria, nello sportello dedicato muniti di certificazione della disabilità totale. Noi siamo andati col verbale della commissione INPS e andava bene. Subito dopo l’entrata ci sono i ragazzi che vi daranno un biglietto speciale (quello in foto con la stella) col nome del bambino e la data, che vi consentirà di saltare la fila alle attrazioni. Sì, avete capito bene! È valido per il bambino e altre 3 persone. Secondo me è la cosa più meravigliosa che potessero fare a Leolandia per bambini con autismo. Noi l’abbiamo scoperto dopo mezza giornata di file… ma meglio tardi che mai!

Come funziona? Innanzitutto dovete vedere se l’attrazione prevede l’entrata agevolata (la prevedono quasi tutte). Dovete cercare il simbolo della stellina che solitamente si trova all’uscita della giostra e farvi vedere dai ragazzi addetti. Loro verranno da voi e vi faranno entrare da lì, saltando perciò la coda. Semplice vero?

La nostra giornata a Leolandia

La premessa va fatta ed è d’obbligo. Ci siamo stati per il ponte del 2 giugno. Si, lo so che non è stata la scelta migliore ma per noi lo è stata per certo perché abbiamo passato il weekend insieme ad una coppia di nostri carissimi amici e alle loro due bambine. Se avessimo scelto un altro periodo avremmo sicuramente trovato meno confusone ma non sarebbe stato lo stesso.

Detto questo inizio col racconto. Non credo sia il caso di descrivervi ogni singola attrazione o come è strutturato il parco, sono informazioni che potete tranquillamente trovare sul loro sito. Preferisco descrivervi la nostra esperienza.

Siamo partiti a bombazza sull’attrazione delle navi pirata tra battaglie con i cannoni d’acqua (attenti ai bombardamenti dall’alto, pagano per bagnarvi quindi non avranno nessuna pietà!) e tante ma tante risate! Ci siamo divertiti (quasi) tutti e siamo scesi completamente bagnati ma col caldo che faceva ne eravamo appena contenti! Le giostre che si trovano in quella zona bene o male le abbiamo fatte tutte, con particolare gioia le montagne russe-trenino miniera dove ci siamo lasciati andare alzando le braccia ad ogni curva.

Abbiamo provato anche le giostre più movimentate, abbiamo scoperto che a Marco piacciono tantissimo, e da quel giorno lo chiamiamo Marco Adrenalina! Ovviamente siamo saliti sul trenino Thomas e abbiamo fatto un giretto per il Parco. E poi non potevamo saltare i tronchi (altra lavata incredibile!), sia quelli per i grandi che quelli per i piccoli.

Un giretto attraverso il mondo di Masha e Orso (fantastica l’ambulanza dei lupi), siamo andati a spasso per l’Italia in miniatura e finalmente siamo arrivati nel mondo di Peppa Pig. È stato veramente incredibile, dopo anni e anni di cartoni in TV, ritrovarci nella sua casa. Marco e Alessio sono rimasti senza parole… io mi guardavo intorno stupita come se avessi 4 anni! Prima di uscire foto di rito con Peppa Pig e via, verso nuove giostre!

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Lì vicino ci sono attrazioni un po’ per tutti, per bambini agitati e non… noi le abbiamo fatte praticamente tutte! È piaciuto un sacco a tutti il gioco dei pompieri, dove vince chi spara più acqua… ha vinto Alessio e ha ricevuto l’attestato di super pompiere tra il grandissimo disappunto di Marco!

Ci sono giochi davvero per tutti e ci si può salire in base all’altezza; sono molto fiscali nei controlli in quanto ne va della sicurezza del bambino.  Marco le poteva fare tutte, Alessio abbastanza, ma l’anno prossimo quando ci ritorneremo ci divertiremo ancora di più tutti assieme!

Leolandia non è solo giostre

Durante tutta la giornata ci sono tanti spettacoli da vedere (trovate il programma nella brochure con la mappa), per tutti i gusti. C’è quello di Masha e Orso, quello delle bici. Noi siamo andati a vedere il musical “Magica avventura” e siamo rimasti tutti a bocca aperta! Gli artisti sono stati bravissimi ed ai bambini è piaciuto tanto!

E poi abbiamo visto l’ idolo indiscusso di tutta la nostra infanzia: Cristina D’Avena! Era al Parco per un programma radiofonico e per un concerto… noi e tutti i genitori presenti eravamo visibilmente emozionati!

Mangiare a Leolandia

Dentro il parco divertimenti ci sono diversi punti ristoro, tutti validi e con cibo tipicamente da fast food. Sono decisamente affollati e mettete in conto di fare una lunga fila per poter ordinare. Ne abbiamo provati due e ci siamo trovati bene, ma vi consigliamo di portarvi il pranzo al sacco, i prezzi sono un po’ altini. Basta stendere una coperta per terra e via, ci sono molti posti dove poterlo fare!

Consigli autism friendly

Andateci!

Ci siamo divertiti davvero tanto e da quest’anno, con la stellina salta code è davvero possibile vivere appieno Leolandia per bambini con autismo! Tutti i ragazzi sono stati super gentili e preparati, non posso che fargli i miei complimenti perché permettono a tutti i bambini di divertirsi, a prescindere dalla loro condizione! Ed un bravo va anche anche all’organizzazione del parco per aver trovato questo semplice modo per accedere più facilmente alle giostre.

Ovviamente vi sconsigliamo di andare nei ponti o nei giorni festivi, sarebbe preferibile un giorno infrasettimanale. Le code ci sono e la gente è tanta, ma il parco è piuttosto grande ed è abbastanza vivibile.

Che altro aggiungere? Provate ad andarci, non ve ne pentirete! E poi mi raccomando raccontateci la vostra esperienza! Per qualsiasi informazione contattateci via email: unafamigliablu@yahoo.com, se possibile vi aiuteremo!

Leolandia per bambini con autismo

Informazioni su unafamigliablu

Donna, moglie e mamma piena di (non sempre) brillanti idee che propongo con entusiasmo a tutta la famiglia. Testarda, caparbia e inguaribile ottimista, credo davvero che ci sia sempre un lato positivo in tutto quello che ci succede e cerco sempre di trasformare le difficoltà in opportunità di crescita.
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24 commenti

  1. L’idea della stellina salta fila è molto bella, quasi ovunque per i disabili c’è la possibilità di saltare la coda, ma non viene mai adeguatamente segnalata (penso alle biglietterie dei musei) e quindi questa possibilità viene delegata alla faccia tosta del gruppo. Non mi piace invece il dover dimostrare la disabilità con tanto di carta bollata, la trovo burocrazia inutile. Chi è che fingerebbe una disabilità per un biglietto ridotto? Per fortuna in Italia la sensibilità dei bigliettai su questo tema sta aumentando 🙂

    • Si hai ragione. Ma credo che purtroppo se si è arrivati a tanto magari qualche furbetto c’è… l’importante è che i luoghi e le persone siano sempre più sensibilizzati e che si conoscano le opportunità!

  2. Bel post e hai fatto bene a far conoscere queste possibilità! A leolandia ci siamo trovati benissimo, sono un bel team di ragazzi…

  3. Il Blog di Mina

    Io adoro i parchi, ma non sono mai stata a Leolandia… Sono contenta che voi vi siate trovati bene! Immagino già la mia nipotina nella casa di Peppa o sul trenino Thomas <3

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  7. Grazie per aver illustrato la modalità per l’ingresso e le attrazioni con salta coda. Un papà di un bimbo autistico

  8. Confermiamo il giudizio positivo su Leolandia. Bel posto, bimbi super contenti!

  9. Vincenzo Salis

    Io sono andato ad aprile 2018 con due bimbi disabili ,uno autistico e uno con la spina bifida.io su consiglio della direzione di Leolandia ho acquistato i biglietti online e successivamente ho esibito i verbali di invalidità all’ingresso dove mi anno dato le relative stelline salta fila ,il personale è molto gentile e disponibile per qualsiasi necessità consiglio vivamente di portare i vostri bambini si divertiranno di sicuro ,il parco e ben strutturato.

    • Grazie per la tua testimonianza. Credo che la preparazione e la gentilezza del personale sia la chiave per un progetto che funzioni. A Leolandia abbiamo avuto un’esperienza magnifica che ci ha dato la conferma che con le giuste attenzioni si possa fare molto per tutti i bambini

    • È vero, è stata un’esperienza molto bella e divertente anche per noi grazie anche alla gentilezza e professionalità di tutte le persone che vi lavorano 😀

  10. Confermo che è un parco favoloso e chi ha una disabilità come l autismo viene trattato con un occhio di riguardo. Ho fatto abbonamento x anni visto che poi da noi dista poco più di una mezz’ora di strada. I primi tempi” lo usavo” come trattamento educativo… Attesa, fila(anche se col pas che danno all ingresso si può saltare) , ristorante self(rumori… Odori ecc). Pultroppo è subentrata una nuova fobia x le mascotte che non riusciamo a fagli passare così non ci possiamo più andare. A me manca… Anche perché col pass speciale ho conosciuto altre famiglie come la nostra

    • Che peccato Barbara… Magari è una cosa passeggera… Sai, noi abbiamo usato la tua stessa tecnica quest’estate quando siamo andati a Legoland, facendogli fare le file (dove accettabili) dato che la motivazione era alta! Anche al parco acquatico è andata bene!!

  11. Ciao! Anche noi abbiamo un bambino nello spettro autistico, per fortuna ad alto funzionamento. L’estate scorsa siamo stati a mirabilandia, dove funziona esattamente allo stesso modo di leolandia ed abbiamo utilizzato il flash pass. Sai una cosa? Mi sono sentita davvero tanto a disagio, nei suoi confronti (ancora non gli abbiamo detto, in 9 anni ed in accordo della terapista, il nome delle sue difficoltà) e nei confronti degli altri, che ci guardavamo male non essendo la sua una disabilita’ evidente. Mi sembrava di fare la furba🙄 Questo non mi ha permesso di godermi appieno la giornata anche se in realtà lui era molto meno stressato.. voi come gestite questa cosa? Marco sa di cosa si parla? Un abbraccio, Sabrina

    • Ciao Sabrina, neanche noi abbiamo affrontato l’argomento con Marco, è ancora troppo presto. Per lui è normale saltare la coda quando si può, noi cerchiamo di farlo il meno possibile per abituarlo a fare le file. Anch’io mi sono sentita a disagio per il parlottare delle persone e per gli sguardi di disapprovazione ma ho cercato di fregarmene perchè l’alternativa è passare un inferno a causa del disagio di Marco. Non ne vale la pena perciò passo oltre senza pormi troppi problemi. Un abbraccio anche a te!

  12. Ciao. Io ho 2 figli con lo spettro dell’autismo, ho letto con molto interesse le gite che hai fatto con tuo figlio e mi ha acceso la speranza di poter fare divertire i miei figli con qualche preoccupazione in meno.
    Un paio di domande se non ti dispiace, ma il certificato lo porti sempre con te? Ti informi a giorni con la direzione prima di andare in un parco, oppure parli con loro direttamente?
    Mi piacerebbe capire come funziona per poter muovermi e organizzarmi al meglio evitando di fare figuracce o brutte figure come “approfittatore” o “morto di fame” di fronte alle persone “normali”

    • Ciao Thai, grazie per averci scritto!
      Quando andiamo in giro abbiamo sempre dietro il certificato della 104, mi porto dietro una fotocopia. Per adesso non ho ancora contattato nessun parco prima, ma ad esempio vorremmo visitare un museo molto affollato nei prossimi mesi e li contatterò prima per avere delle informazioni specifiche. Se hai qualsiasi dubbio ti consiglio di contattarli, sui siti trovi sempre la mail a cui scrivere.
      Non credo che siamo né approfittatori né morti di fame, e già ti assicuro che le persone che ti vedranno saltare la fila (in Italia) brontoleranno, anche se non sanno che daremmo un braccio per poter fare la fila come tutti!
      Spero di esserti stata d’aiuto, per qualsiasi altra cosa scrivimi pure!

  13. Grazie per aver condiviso questa vostra bella esperienza, abitiamo a pochi km da leolandia ed ero indecisa se portare il mio bimbo di 4 anni nello spettro autistico , diagnosi avuta a dicembre 2018 e per noi ancora tante cose da scoprire.
    Sicuramente quest’estate lo porteremo.

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